Periodico

Il periodico è nato in una notte e ha preso forma durante la giornata successiva. Era un giovedì: il primo aprile 2020, con involontaria ironia, è uscito il primo numero de Le SENTINELLE DI NONNO Nino.
La necessità era dovuta in quanto il nostro Paese e la scuola tutta era nel subbuglio dei rischi pandemici, da poco erano state introdotte restrizioni severe alla vita quotidiana di ogni cittadino e cittadina per contenere il contagio e i ragazzi e le ragazze, insieme ai propri genitori, erano a casa.
Noi eravamo a più della metà degli impegni del progetto Giovani sentinelle della legalità di quell’anno scolastico e ci siamo ritrovati a decidere anche noi come proseguire, come restare accanto agli insegnanti, studenti e studentesse, dare loro sostegno, coraggio.
Mentre nel Paese il dibattito pubblico sembrava attardarsi con le consuete pole¬miche e polemichette sulla promozione per tutti o sulle eventuali bocciature, dalla scuola giungevano segnali di vitalità e di forza.
Ancora una volta sono scesi in campo, per non dire in trincea, i meravigliosi insegnanti partigiani dei valori che hanno fatto fronte a tecnologie inesistenti, oppure insufficienti e molte volte obsolete, ma la rete della solidarietà, molte volte silenziosa fra colleghi, ha funzionato: insegnanti degli indirizzi tecnologici hanno offerto le loro conoscenze ai colleghi per accedere alle piattaforme delle videoconferenze online. Le meravigliose esperienze, da nord a sud, di giovani anche loro provenienti da istituti tecnici hanno donato il loro contributo aiutando gli insegnanti a tenere insieme coetanei e genitori, non facendo mancare sostegno e presenza costante. Una straordinaria testimonianza parallela a quanto fatto da medici e tutto il personale ospedaliero che si sono occupati della vita degli uomini, loro si sono occupati dell’animo.
Tutto ciò serviva portare alla luce, mostrare ad una platea sempre più ampia quanto i valorosi insegnanti stavano attuando per dare sicurezza e uscire dal brutto incubo del Corona¬virus.
Dovevamo essere loro interlocutori, credibili e affidabili, aiutare giovani e adulti, ad uscire fuori e a decidere di prendersi cura della comunità e dei luoghi dove vivevano, correggere chi continuava ad avere comportamenti scorretti, prevenire e responsabilizzare ad essere vigili contro le violenze sulle donne in quanto il Coronavirus non ha fermato le violenze ma a causa della restrizione ha portato a far convivere ancora di più le donne con i propri carnefici. Tornare alla normalità voleva dire affiancare la scuola a mantenere il suo ruolo di formazione e di confronto.
Abbiamo messo a disposizione un periodico che seguisse il ritmo della scuola e che aderisse alle mille pieghe del lavoro di sostegno alla didattica e ai progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza.
Quell’anno scolastico “straordinario” ha portato dirigenti scolastici, insegnanti, bambini e bambine, ragazzi e ragazze a trovarsi, nella calura di luglio, come sentinelle della legalità, ognuno dalla propria postazione remota, a discutere con sindaci e assessori delle loro proposte che hanno elaborato in quei difficili momenti.
Nato in quel contesto straordinario il giornale ha poi assunto una fisionomia sempre più netta di contenitore dove raccogliere mille esperienze, luogo di confronto e condivisione, archivio di idee e proposte.
Lo spazio delle norme, delle regole e quello delle qualità del cittadino è assai ampio e assume una molteplicità di forme e noi abbiamo testimonianza di questa estrema varietà sfogliando le pagine virtuali di questo giornale dal primo lancio. Tale varietà costituisce un prezioso tesoro di esperienze a scuola, di protagonismo giovanile, di mille linguaggi che si intrecciano e si collegano, di tante esperienze vissute che aprono orizzonti impensabili.
Col passare degli anni è cresciuta la partecipazione di giovani e giovanissimi sulle pagine e sarà compito nostro consolidare e rendere efficace questa presenza e, allo stesso tempo saremo impegnati ad esplorare nuovi percorsi in modo da arricchire le modalità della partecipazione, il consolidamento della democrazia, le virtù della cittadinanza consapevole e matura.